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responsabilità sociale

Scopriamo in che cosa consiste la responsabilità
sociale delle imprese.

Responsabilità sociale, di cosa parliamo?

Il Testo Unico della sicurezza sul lavoro, il D. Lgs. 81/08, definisce la «responsabilità sociale delle imprese» come l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende

Il Testo Unico della sicurezza sul lavoro, il D. Lgs. 81/08, definisce la «responsabilità sociale delle imprese» come l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende

e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.  

Essa, in particolare, interessa aspetti riguardanti l’impresa. e qualsiasi organizzazione, quali:

la reputazione;

la capacità di attirare e mantenere lavoratori o membri, acquirenti, clienti o utenti;

il mantenimento di motivazione, impegno e produttività dei dipendenti;

il punto di vista di investitori, proprietari, donatori, sponsor e della comunità finanziaria;

la relazione con le aziende, i poteri governativi, i mass media, i fornitori, le organizzazioni dello stesso tipo, i clienti e l’intera comunità in cui opera.

La sua applicazione trova conforto nell’adozione di vari strumenti che le Organizzazioni, secondo esigenza, ritengono essere più utili e consone alla propria realtà.

In particolare, si fa riferimento:

  • all’utilizzo dei cosiddetti Modelli di CSR —> AA1000 (AccountAbility), QRES, LBG (London Benchmarking Group), ecc.;
  • alla redazione del cosiddetto Bilancio Sociale;
  • all’implementazione di Sistemi di gestione della Responsabilità sociale quali gli standard di cui alla norma SA8000 o alla LG ISO 26000.

LA PIRAMIDE DEGLI INTERESSI

    Parafrasando la piramide di Maslow, il grafico sintetizza le diverse azioni che l’impresa intraprende nel dare evidenza della propria policy riguardo la responsabilità sociale.

    Vi si possono riconoscere:

    1) gli interessi primari dell’azienda rappresentati dall’implementazione di un adeguato Sistema di Gestione della Qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001;

    2) gli interessi dell’Ambiente naturale che trovano la loro espressione, innanzitutto, nell’istituzione di un Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001 o, del Regolamento EMAS;

    3) gli Interessi dei lavoratori focalizzati nella tutela della propria Salute & Sicurezza negli luoghi di lavoro della cui applicazione è data evidenza dal rispetto dei requisiti di cui alla norma OHSAS 18001, ora UNI ISO 45001 sui Sistemi di gestione della Sicurezza sul Lavoro;

    4) gli Interessi dei lavoratori rivolti, in particolare, al rispetto dei diritti umani ed al controllo della filiera dei fornitori che costituiscono il focus della norma SA 8000;

    5) gli Interessi degli stakeholders interessati il cui soddisfacimento è costante obiettivo da parte delle Organizzazioni nell’applicazione di norme, Linee Guida o modelli di comportamento presi a riferimento come quelli di cui alla LG ISO 26000 o ai Modelli CSR.

      I MODELLI DI CSR

        Esistono filoni di studi, norme di sistema e linee guida che, nel tempo, hanno trattato l’argomento privilegiando, ognuno, determinati aspetti di Responsabilità sociale (CSR).

        1) Si ricordano, a titolo esemplificativo, i seguenti modelli di CSR:

        1. a) AA1000 (AccountAbility), uno standard di accountability, finalizzato ad assicurare i processi di auditing, accounting e reporting sociali ed etici applicati nei sistemi d’impresa, che si articola in 5 fasi: 1. Pianificazione (planning); 2. Raccolta di informazioni (accounting); 3. Verifica e comunicazione (auditing and reporting) 4. Integrazione nei sistemi (embedding) e 5. Coinvolgimento degli stakeholder.
        2. b) QRES, ideato dal CELE (Centro di Etica, Legge ed Economia), individua 6 strumenti per la gestione della qualità etico-sociale: 1. Gestione etica d’impresa, 2. Codice etico; 3. Formazione etica; 4. Sistemi organizzativi di attuazione e controllo; 5. Rendicontazione etico-sociale; 6. Verifica esterna.
        3. c) LBG (London Benchmarking Group), un modello che distingue, oltre alle attività fondamentali dell’impresa (core business, 3 grandi aree di attività verso la comunità: donazioni; 2. investimenti sociali;  3. iniziative commerciali.
        4. d) GRI (Global Reporting Iniziative) che promuove l’armonizzazione delle tecniche di rendicontazione delle performances ambientale e sociale delle imprese on modo da renderla rigorosa, confrontabile e verificabile;
        5. e) GBS (Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale, BS) che indica una serie di principi da osservare nella redazione del BS:

        IL BILANCIO SOCIALE

          Il Bilancio Sociale è il documento di massima espressione della regolare attuazione in azienda della Corporate Social Responsability e si propone l’obiettivo di fornire agli stakeholders un quadro complessivo delle performances dell’azienda avviando un processo interattivo di comunicazione sociale e dando loro elementi di valutazione e di scelta.

          Gli elementi considerati, nella sua redazione, rivelano le modalità con cui l’azienda si adopera nei confronti degli interessi e delle aspettative dei suoi interlocutori sociali, nonché le correlazioni che si pongono con la normativa di riferimento:

           il valore aggiunto prodotto e quello distribuito,

           l’impatto sull’ambiente naturale, paesaggistico ed artistico,

           i rapporti con consumatori e clienti,

           le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti, il rispetto dei diritti dell’uomo,

           portatori di handicap di vario tipo, minoranze etniche,   difesa dei minori, trattamento delle emarginazioni,  uguaglianza e pari opportunità sessuale ed in genere,  comportamenti nelle pratiche di affari e nel rapporto con i pubblici poteri,  ecc. 

          Al di là degli evidenti ritorni conseguibili dal raggiungimento dei singoli traguardi intermedi, l’attuazione della propria Corporate Social Responsability e la redazione di un Bilancio Sociale attendibile e verificato in modo pienamente indipendente può essere utile, per esempio, alle:  agenzie di rating etico che selezionano eticamente i portafogli di investimento;  agenzie pubbliche che intendono premiare le aziende particolarmente meritorie;  stazioni appaltanti intenzionate a sensibilizzare sempre più le aziende introducendo ulteriori prerequisiti nei bandi di gara;  aziende che, al di là delle proprie dimensioni, si confrontano sui mercati internazionali. 

            LA NORMA SA 8000

              Di cosa si tratta? 
              La norma SA (Social Accountability) 8000, elaborata nel 1997 dall’ente americano SAI, contiene una serie di requisiti sociali orientati all’incremento della capacità competitiva delle organizzazioni che volontariamente forniscono garanzia di eticità della propria filiera produttiva e del proprio ciclo produttivo.
              Tale garanzia si esplica nella valutazione di conformità del sistema di gestione della responsabilità sociale attuato da un’organizzazione ai requisiti della norma SA8000 e validato dalla certificazione rilasciata da una terza parte indipendente.

              Essa interessa direttamente componenti importanti della comunità:
              Il contesto nel quale la norma si esplica è quello della responsabilità sociale di impresa e la sua adesione da parte delle aziende è volontaria. I valori sui quali si fonde la certificazione SA8000 fanno riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e sono i seguenti:

              •  Rispetto per il diritto all’infanzia, contro lo sfruttamento dei minori;
                •    Rispetto per i diritti del lavoratore e per i diritti umani;
                •    Rispetto delle norme di sicurezza negli ambienti di lavoro;
                •    Rispetto della libertà di associazione dei lavoratori;
                •   Lotta a qualsiasi tipo di discriminazione;
                •    Lotta allo sfruttamento del lavoro che può essere relativo all’orario lavorativo e alla remunerazione.

               

              Si sviluppa nell’adempimento ai seguenti requisiti 

              • assenza di lavoro infantile
              • assenza di lavoro obbligato
              • rispetto delle normative di salute e sicurezza sul lavoro
              • libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva
              • assenza di discriminazione
              • correttezza nelle procedure disciplinari
              • rispetto delle normative e diritti unami per quanto riguarda l’orario di lavoro
              • equità nei criteri contributivi
              • responsabilità nel sistema di gestione

              Il nono di questi requisiti prevede un Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale (SRS) orientato ad un continuo miglioramento la cui certificazione porta a diversi vantaggi per la tua azienda:

              • conseguimento di significativi risparmi:
              • in termini economici à con l’incremento della produttività ed una minore turnazione del personale, con relativa riduzione delle rilavorazioni ed un incremento dell’efficienza.
              • in termini di tempo, in quanto durante il processo della catena di fornitura c’è un miglioramento della comunicazione tra il management aziendale ed i dipendenti.
              • Riduzione dei rischi sul lavoro garantendo ai dipendenti condizioni più sicure e di partecipazione sindacale
              • Maggiore produttività migliorando la sicurezza sul luogo del lavoro
              • Trasparenza, grazie alla certificazione SA 8000 dimostrando, anche ai soggetti esterni, la sensibilità dell’impresa verso la responsabilità sociale.

                LA LG ISO 26000

                  La UNI ISO 26000 è una Linea Guida che intende promuovere un approccio comune e fornire suggerimenti e raccomandazioni nel campo della Responsabilità sociale. Si rivela più inclusiva rispetto alla SA 8000 dalla quale si differenzia, però, per il fatto di non essere uno standard certificabile.

                  I principi di Responsabilità Sociale definiti dallo standard UNI ISO 26000 sono:

                  1. a) la responsabilità di rendere conto (Accountability): l’organizzazione deve assumersi la responsabilità dell’impatto che il suo operare ha sulla società, sull’ambiente e sullo sviluppo, rispondendo alle istanze dei soggetti che sono coinvolti dalle sue decisioni ed attività (stakeholder);
                  2. b) la trasparenza: l’organizzazione deve essere trasparente in tutte le sue decisioni ed attività, in particolare per quanto riguarda la natura del suo business, i suoi obiettivi, i risultati in termini di responsabilità sociale e la provenienza delle sue risorse finanziarie;
                  3. c) l’etica: l’organizzazione deve comportarsi sempre in modo onesto, equo e integro moralmente verso l’ambiente e verso tutti coloro che in qualche modo sono coinvolti nelle attività dell’azienda;
                  4. d) il rispetto degli stakeholders: l’organizzazione deve identificare tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono coinvolti nell’attività d’impresa e avere particolare attenzione verso le loro necessità;
                  5. e) il rispetto della legge: l’organizzazione deve accettare il vincolo e rispettare il principio per cui tutti devono rispettare la legge e nessun individuo o ente è al di sopra di essa;
                  6. f) il rispetto degli standard di comportamento internazionali: l’organizzazione deve aderire agli standard di comportamento stabiliti a livello internazionale e rispettarli in qualsiasi nazione essa si trovi ad operare;
                  7. g) il rispetto dei diritti umani: l’organizzazione deve riconoscere l’importanza e l’universalità dei diritti umani e non deve trarre vantaggio da situazioni in cui tali diritti non vengono rispettati.

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